Benvenuto Visitatore

"Per me si va nella città Dolente, per me si va nell'Eterno dolore, per me si va fra la Perduta gente.."

martedì 2 agosto 2016

Il traguardo

Questo non era un anniversario qualunque, dal nostro primo incontro alla stazione di Milano erano passati già cinque anni, per la prima volta era stata la Padrona a ricordarsi della ricorrenza e non sapevo se fosse o meno un buon presagio. Notti, giorni, pomeriggi poi diventati mesi e anni al servizio della Dea. Questo pensavo durante il tragitto ma eccomi davanti alla sua porta. “Entra stupido” ...ed io timidamente mi intrufolo nella sua abitazione, Lei è più splendida che mai, mi inginocchio al suo cospetto ...”Oggi niente pulizie, ho voglia di giocare con te” ... comincia a truccarmi e per finire mi fa due guance rosse da pagliaccio visto che le faccio delle battute che la divertono, sono terrorizzato al pensiero che voglia farmi uscire in strada così.
Poi mi improvvisa un vestitino da sissy con una specie di tutù e mi fa sfilare e ruotare davanti a Lei per ammirarmi ridendosela di gusto. “Sai cosa mi diverte ultimamente ? Vedere quanto sono imbranati a strisciare gli schiavi ben legati” e così facendo tira fuori il domopack e mi fa spogliare completamente nudo. “ Togliti tutto non vedi che fa caldo?” La padrona mi ha visto in tutte le salse fare di tutto per Lei ma spogliarmi al suo cospetto mi imbarazza sempre un pò anche se so di essere solo il suo oggetto. Comincia così ad avvolgermi nella pellicola trasparente riducendomi a muovermi come una larva...”Dai continua a girare che ho quasi finito”. A lavoro terminato non riesco neanche a sdraiarmi a terra e Lei se la gode e se la ride da matti. Mi butto dapprima sul divano poi mi rotolo a terra rischiando di spaccarmi la faccia.
Sono già ai suoi piedi ma la Padrona vuole vedermi strisciare allora mi trascina tipo un cadavere, davanti alla porta d’ingresso poi si rimette sulla sua poltrona da ufficio, davanti al compiuter e si gira verso di me “ Dai striscia fino ai miei piedi” esclama sghiggniazzando; io ci provo ma fa molto caldo e il sudore comincia a ricoprirmi la pelle mentre la pellicola fa attrito sul pavimento, procedo tipo di un centimetro al minuto allora Lei ridendo tira fuori i piedi dalle ciabatte e me li mostra, oddio mi sento impazzire mi parte l’ormone e comincio a dimenarmi come un forsennato pur di raggiungere i suoi sacri piedi, finalmente raggiungo il traguardo ma la Dea mi beffa e toglie i piedi dal mio naso, mi ritrascina dietro la porta “ Adesso striscia di schiena” io obbedisco mentre la Padrona continua a ridere, anche stavolta neanche un bacino ai divini piedi. Mi usa come un tappetino impotente e immobilizzato e chiama il suo ragazzo per farmi qualche foto così conciato, con ancora il trucco in faccia. Dopo qualche scatto finalmente mi libera e mi ordina di darle il mio marsupio per perquisirlo, butta per aria documenti chiavi e ciò che non le serve poi arrivata al portafogli al solito me lo svuota sorridendomi sadicamente, avevo appena prelevato.
Soddisfatta dopo avermi fatto riordinare i documenti mi mette i piedi in mano e mi ordina di tenerglieli sollevati mentre Lei si taglia le unghie delle mani. Io in ginocchio con i suoi talloni nei palmi resisto anche se la Padrona ogni tanto cerca di schiacciarli giù...”Dai che come premio potrai mangiare le mie unghiette”. Ecco che ha finito e mi butta il premio sul pavimento, sono la sua pattumiera e tiro su le unghie fino in bocca con ingordigia ...

Nessun commento:

Posta un commento