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"Per me si va nella città Dolente, per me si va nell'Eterno dolore, per me si va fra la Perduta gente.."

giovedì 13 maggio 2021

Il giovane schiavetto si racconta

Per un giovane ragazzo non è semplice accettare la natura da sottomesso e feticista, soprattutto a 16 anni. Non è semplice accettare il fatto che la tua unica attrazione è quella verso i piedi e le ascelle, quando intorno a te gli altri ragazzi parlano di tutte altre cose (non entro nei dettagli). Dopo mesi di titubanze e continui ripensamenti ricordo che iniziai a parlare di questo mio lato ad una mia cara amica. Iniziò così, 8 anni fa, la mia nuova vita da slave, che mi ha portato ad avere diverse esperienze, nuove conoscenze, ma anche, come racconto in questa occasione, alcuni problemi. 
Ricordo che inizialmente iniziai a girare per il web, osservavo, mi informavo, ma senza mai riuscire a fare quel passo in più, per contattare una delle Mistress “professioniste”, preso dall’irrisolvibile dubbio sull’essere o meno pronto per iniziare un rapporto serio. Ricordo che uno dei primi blog che conobbi, fu proprio quello della Divina Imperatrix Animas. Nel corso del tempo, il rapporto, soprattutto fetish, con la mia amica andò avanti, subentrarono altre possibilità molto interessanti, ma dentro di me il pensiero fisso, che mi tormentava, era quello di compiere il grande passo con la Signora Rossi. Ogni giorno consultavo il suo blog, in maniera compulsiva, arrivando ad imparare a memoria la sua composizione e i relativi contenuti. 
Il coraggio di contattarla arrivò in una fredda serata nell’inverno del 2018, dopo una grande delusione relativa alla mia carriera universitaria. Mi feci coraggio e la contattai, confessandole tutta la mia devozione silenziosa compiuta nel corso degli anni. Da subito rimasi stupito dalla sua semplicità, dal mettermi a mio agio e allo stesso tempo peró, iniziare fin da subito quell’opera di perforazione del cervello, entrandoci, ingabbiandolo e privarlo di ogni via di fuga. La mia emozione era palpabile, ricordo che alla richiesta di inviarle un audio, così da farle sentire la mia voce, ebbi grandi difficoltà, ero impacciato, le parole tremolanti uscivano lentamente. Il rapporto diventò molto bello e coinvolgente già dai primi giorni. Iniziarono i primi omaggi da parte mia, le prime regole molto rigide e inflessibili, le prime umiliazioni, ma anche i tanti bellissimi momenti di confronto, parlando di temi importanti, non soltanto del mondo fetish e bdsm. Tutto andava bene, finalmente la mia vita aveva un senso e per la prima volta mi sentivo felice. La devozione, il rispetto, l’educazione crescevano giorno dopo giorno, grazie alle superbe capacità della Divina Imperatrix Animas. All’improvviso crolló tutto. In un maledetto giorno d’estate, mia madre scoprì questo mio rapporto, ritrovando dei fogli, nella mia camera, con cui la mia Regina era solita umiliarmi e poi, approfondendo, scoprì anche gli omaggi fatti dal sottoscritto. Quei colloqui furono un incubo, ricordo ancora il mio volto rosso, la mia vergogna, soprattutto ricordo le urla di mia madre che sottolineavano il fatto che avevo speso i soldi che avevo a mia disposizione e che avrei dovuto utilizzare per fare altro, come ad esempio pagarmi gli studi. Non essendo indipendente, questo avvenimento mi causò problemi, molti problemi. Raccontai prontamente l’accaduto alla Regina, il mio cuore era spezzato, la mia vita non aveva più un senso. Giustamente fui costretto a chiudere ogni rapporto con la Padrona, non obbiettando su questa scelta, che però dentro di me causò un dolore immenso. I giorni successivi dopo l’accaduto non furono facili, poi riuscii ad elaborare il lutto e cercai di riprendere la mia vita, allontanandomi da questo mondo. Dopo un mese mi ritrovai a venerare la Divina Imperatrix nel suo blog, tornando a farlo in maniera silenziosa, senza possibilità di contattarla visto che non avrei potuto esaudire le sue richieste. Ogni giorno il tormento aumentava di più. Durante il primo lockdown dello scorso anno provai a contattarla, ma niente. Pensavo davvero che fosse finita. Ad un anno esatto da quel lockdown, mi rifaccio di coraggio, apro instagram e la contatto.Questa volta ottengo una risposta, dopo pochi minuti mi ritrovo inginocchiato a venerarla e ad omaggiarla, sento la mia vita rinascere, all’improvviso, torno ad essere felice. Lei sempre dominante, inflessibile, sadica, simpatica, di una bellezza incredibile. Oggi sono qui, a scrivere con grande gioia questo racconto e a ringraziarla per quello che ha fatto per me. 
Divina Imperatrix Animas, una Donna splendida, a cui spero di dedicare la mia esistenza. 

Umilmente, con il suo consenso, mi inchino.

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