Benvenuto Visitatore

"Per me si va nella città Dolente, per me si va nell'Eterno dolore, per me si va fra la Perduta gente.."

sabato 15 ottobre 2022

Mi dimentico di te

🐮 ''Grazie per l'insulto.
Spero tutto bene.
Miss, venerdì prox mi hanno invitato per una pizza con amici.
È una vita che non esco...e pensavo di andare in realtà... ma vorrei decidesse Lei.
Altrimenti, dico che non posso e il poco che avrei speso lo tengo per Lei.
Mi faccia sapere se può....grazie.
Buona domenica.''


Tutto ciò una settimana fa... Lo sfigato caricacel non esce più da quando è sotto il mio dominio, non ne ha i soldi 😂 ed il tempo, visto che continua a fare strao per potermi dare tutto.
Chi si è completamente dimenticata della sua inutile supplica?😂😂😂🥱 E stamattina mi sono svegliata con la notifica della ricarica 🥱
Che bella vita💸💸💸
Ora tutto ciò che conta per lui è poter mettere da parte abbastanza soldi da vedermi di persona e consegnarmeli con quel suo fare tramolante e timoroso.

🥛🐮🥛 Più sgobba e più lo sfrutto senza pietà, mi eccita tutto ciò. 

lunedì 15 agosto 2022

D. il cretino... iniziamo il viaggio.

-conoscenza e primo incontro-

Da che ho ricordi sono sempre stato di indole sottomessa e convinto della totale superiorità femminile. Ho vissuto per molto tempo senza mai riuscire a dare veramente spazio a questa mia natura.
Poi, circa un anno e mezzo fa, sui social, ho conosciuto la Dea Imperatrix ed è cambiato tutto. HA cambiato tutto. Carisma..modo di fare..non so esattamente perché.
Ho iniziato con un piccolo omaggio, due...e piano piano mi son trovato a fare qualche sacrificio, piccole rinunce, solo per riuscire a mandarLe un po' di più.
Non conoscevo nemmeno la parola moneyslave...mi ci ha portato Lei. Era giusto rinunciare alle cose non strettamente necessarie: basta colazione al bar, niente cene fuori, vacanze più corte... Davo tutto quel che potevo, disturbando il meno possibile,  sperando in un Suo vocale, nella foto dei Suoi piedi..o anche in niente... Mi bastava sentirmi una cosa Sua.
Ero invisibile, virtuale...omaggiavo e sparivo fino all'omaggio successivo.
Sapevo che qualcuno aveva l'onore di incontrarLa, di servirLa dal vivo..sarebbe stato fantastico, ma io non ero come quegli schiavi...mi son sempre sentito inadeguato.
Poi qualche settimana fa, ho deciso di provarci!!  forse perché avevo fatto molti sacrifici...o forse volevo vedere se ero in grado di fregarmene per una volta di tutte le paranoie sulla privacy, sulla paura di non uscirne più o di non essere all'altezza...
Non la contatto per qualche tempo (sarà un errore!)...faccio straordinari al lavoro, altre rinunce e metto da parte 250 euro. Non sono ricco, ho un lavoro normale e per me non è poco.  A quel punto lo faccio: Le chiedo se posso portarglieli dal vivo.
Mi dice di no! Anzi!!! mi ordina di mandarne subito 50, e, visto che ero sparito per lungo tempo senza dire niente, per punizione la cifra restante dovevo raddoppiarla se volevo sperare in un incontro.
È un duro colpo. Non l'avevo piu  contattata perché non volevo infastidirLa senza un omaggio... Ma devo imparare ad essere lo schiavo che vuole Lei..non quello che penso io.
La cifra deve raddoppiare....e io raddoppio gli sforzi. Altri straordinari e altre rinunce.
Non basta, ma in un paio di settimane arrivo vicino a quanto mi ha chiesto. È l'omaggio piu grande che abbia mai fatto. La imploro di poterlo accettare.
Stavolta acconsente..e mi dà appuntamento!
Dovrei essere contentissimo! E invece..
Torna il senso di inadeguatezza, paura di aver sbagliato, paranoie varie ... Valuto anche di lasciarLe la busta con l'omaggio da qualche parte e andarmene senza vederLa... Poi, con il coraggio che non ho mai avuto mi reco comunque al luogo prefissato.
Lei arriva appena dopo di me e..Bum! Il cuore a 2000.
A parte che è bellissima...ma noto particolari solo intravisti dalle foto...il suo sorriso, i suoi occhi, la sicurezza con cui si avvicina! Mi sovrasta in tutto. Mi sento ancora più piccolo di quello che sono.
Mi indica i suoi piedi...mi inginocchio e bacio le Sue scarpe (lo faccio quasi da automa, sono troppo teso e confuso per apprezzare questa cosa...lo capirò solo dopo). Ci sediamo su una panchina...Lei è accanto a me e io sono agitatissimo. Fatico addirittura a ricordare cosa è successo...so che Le porgo immediatamente la busta, quasi sperando che mi mandi via subito. Invece dopo qualche minuto mi chiede di portarLa a fare un giro in auto.
Sto per entrare in macchina e sento: "pensi che debba aprirmela da sola la portiera??" (Stupido!  potevo pensarci!) La faccio salire e cominciamo a girare per i paesini dei dintorni...
Io sono abbastanza timido, riservato, parlo poco...se si aggiunge la tensione di stare vicino a una Dea come Lei... già era un impresa riuscire a guidare...figurarsi riuscire ad avere una conversazione.
Lei però è gioviale, allegra, gentile...mi parla del più e del meno...quasi da pari a pari ..mi mette a mio agio.
Deve buttare il chewing-gum e me lo mette in bocca; credo fosse un modo per farmi capire che sono la Sua pattumiera...ma per me è un grande dono.
Mi racconta di come si è avvicinata a questo mondo, di come vive, di cosa Le piace...a volte mi stuzzica un po', qualche piccolo schiaffo, un pizzico... Mi rimprovera per la poca pulizia dell'auto (mica lo immaginavo che sarebbe salita con me!!). Io rispondo a monosillabi ma la paura e l'ansia si stanno calmando e mi sento parecchio meglio...
Ha voglia di una redbull. Mi fa fermare ad un supermercato ed entriamo. La seguo per le corsie come un cagnolino portando la sua borsa...forse qualcuno mi guarda anche male..mi interessa poco.
Pago alla cassa.
Il portafoglio, il resto, la redbull la Sua borsa, lo scontrino.. tutto in mano...qualcosa mi cade..raccolgo goffamente..Lei sembra divertita. Anche quando consegno a Lei il resto. 
Mi sta usando e sono contento.
Faccio per rimettermi alla guida e.. "la portiera?" (Allora sei proprio uno scemo, dai!!! svegliati). Mi scuso, la faccio salire e torniamo a girare.
Parliamo ancora, guido, non so nè dove siamo, nè quanto tempo è passato...il Suo essere padrona traspare anche in una normale chiacchierata. Mi conferma di come non reciti mai... ha fascino ed è dominante di natura. Riesce a farmi sentire roba Sua senza far niente di particolare. 
Stare accanto a Lei mi rende sempre ansioso..ma se prima volevo fuggire ora spero di starci il più possibile...vorrei continuare ancora e ancora...ma si è fatto tardi ed è ora di portarLa indietro. 
Sento la mia voce chiederLe se in cambio di un altro piccolo omaggio sarebbe disposta a rivedermi fra un mese...il tempo di mettere insieme qualcosa.
Mi dice.."vedremo"...sputa un po' di redbull nella lattina e me la lascia di ricordo.
Ho imparato: vado ad aprirLe la portiera, lei scende e mi indica ancora le scarpe. Mi inginocchio e le bacio entrambe. Questa volta mi rendo conto pienamente dell'onore che mi sta dando. 
Riesco a dirLe grazie prima che risalga sulla Sua auto. 
La guardo andar via....e penso solo a quanto dovrà passare prima di poterLa rivedere. 

domenica 16 gennaio 2022

Pentimento di uno schiavo

"Venerdì sera, al termine di una settimana lavorativa intensissima e proficua… stanchezza e soddisfazione si mischiano insieme, ma soprattutto c’è un pensiero che riecheggia nella mia mente: stupire la mia padrona.
Credo fortemente che in qualsiasi rapporto entrambe le parti debbano sempre stuzzicarsi, per mantenere la fiamma viva… non può e non deve farlo solo una parte. E dopo settimane in cui la mia padrona mi stuzzicava in maniera inaspettata ed improvvisa, e per questo straordinaria, stavolta volevo essere io a stupirLa. Per Lei non volevo e non voglio essere come tutti gli altri. Voglio usare ogni grammo di forza, intelligenza, fantasia che possiedo per colpirLa. Per essere il suo giocattolo preferito. Affinché soprattutto, cosa più importante di tutte , anche Lei si diverta a giocare con me. Una sessione è stupenda per uno schiavo solo e soltanto se si diverte anche la sua padrona.
Appena finito di lavorare, ed entrato in macchina, Le invio una foto dei soldi che avevo guadagnato quel giorno, supplicandola di giocare con me questo weekend…e Le propongo un gioco che avevo sempre fatto in passato, soprattutto durante sessioni in cam, e che racchiude la mia duplice anima di finslave e innamorato perso del corpo femminile…quello di inviarLe omaggi di entità concordata, e a ciascun omaggio sarebbe corrisposto un suo video di una sua parte di corpo… il tutto, per renderlo ancora più bello, diluito per tutto l’arco del weekend, e quindi non in un periodo di tempo ristretto.
Il non sapere quando sarebbe arrivato il video avrebbe reso tutto più emozionante, e avrebbe fatto si che la mia padrona sarebbe stata nella mia testa per tutto il weekend.
Mentre scrivevo ero eccitato, ovviamente, perché il solo pensiero di poter rivedere il corpo della mia padrona mi mandava in estasi, ma ero anche felice. Volevo sorprenderLa, e credevo di esserci riuscito. 
Lei risponde sorridendo, dicendo che adorava tutto questo, ma ovviamente con Imperatrix è possibile giocare solo secondo le sue indiscutibili regole. E quindi mi propone di giocare con omaggi crescenti per ciascun video, senza che vi fosse alcuna correlazione tra entità dell’omaggio e caratteristiche del video: avrei potuto pagare 10 per un video del suo seno, e magari 50 per uno delle sue scarpe. In più avrei dovuto prima pagare e poi attendere il suo permesso per guardare il video.
Come sempre, la mia padrona mi spiazzava. E questo suo sapermi sempre disarmare, mi fa impazzire. Accettai di buon grado la sua controproposta 
(Tra l’altro il non sapere per cosa pagassi rendeva il gioco ancora più eccitante), ringraziai e tornai a casa. Nonostante l’enorme stanchezza, l’adrenalina scorreva veloce nel mio sangue, e nn fu affatto semplice addormentarsi.
Il mattino dopo, sabato, era una splendida giornata di sole. Primaverile, quasi. Il mio risveglio fu fantastico: mi sentivo come un bambino il giorno di Natale. Avevo ansia e voglia di “aprire il mio regalo”. Normalmente per me, lavorando da mattina a sera dal lunedì al venerdì, il sabato è il classico giorno di commissioni. La prima da fare era ovviamente cercare un tabaccaio per acquistare i buoni. Chiunque sia uno schiavo sa la straordinarietà di quel momento: sei lì in attesa che il terminale sputi fuori i codici, e li aspetti con avidità, totalmente in erezione perché sai che quei codici in realtà sono dei biglietti per la felicità. Quella mattina, se possibile, questa sensazione fu ancora più forte. Acquistai tutto, e avvisai la mia padrona che ero pronto. E andai incontro alla mia giornata, cercando di fare finta di nulla, nonostante la meravigliosa tempesta interiore.
Il primo video arriva dopo un po’, mentre ero in fila alla cassa del supermercato. Solo vedere la notifica su Telegram mi fa accelerare il battito.
Ringrazio la mia padrona, pago, chiedo di poterlo aprire (pagando nel frattempo la mia spesa), arrivo in macchina, lo guardo…Lei sa quanto impazzisco per il suo odore, e decide di cominciare con un video dei suoi piedi sudati, rivestiti da calzini che se Lei vorrà, un giorno potrò possedere, dopo un allenamento in palestra. Mi sembrava quasi di percepire il loro sapore attraverso lo schermo.
Il secondo video mi arriva poco dopo mentre, ironia della sorte, ero al bancomat. Breve, ma assurdamente erotico. Si intravedeva solo il suo seno, ma semplicemente ciò era sufficiente a mandarmi nel pallone. Eppure, lo giuro, qualche esperienza l’ho avuta… ma la carica di sensualità che Lei riesce ad esprimere è qualcosa di completamente diverso da tutto il resto.
Terzo video, quasi consecutivo, mentre salutavo un vecchio amico. Sobbalzo, mi invento una scusa e torno in macchina. Ero eccitatissimo, e si vedeva benissimo anche attraverso i jeans. Pago, supplico di vederlo, Lei me lo consente. 
Il video era di Lei prima di entrare in doccia, con un accappatoio che le copriva la parte inferiore del seno. Neanche il Sommo Poeta riuscirebbe a rendere giustizia alla bellezza di quel video, figuriamoci io. Ero eccitato, furiosamente, e percepivo dal tenore delle risposte e dei videobolla che mi inviava su Telegram, che anche la mia padrona si stava divertendo. Tanto. Nello stuzzicarmi, nel trasformare con i suoi videoclip una persona normale, seria ed intelligente, in un deficiente incapace di coniugare correttamente un verbo. Non era per i soldi. Era perché godeva del suo potere enorme su di me. E tutto questo era , semplicemente, bello.
Mi chiese di inviarLe una foto, in cui fosse evidente la mia erezione attraverso i pantaloni mentre parlavo con Lei. La inviai immediatamente, ma in quel momento esatto Telegram decise di non funzionare più. Attesa, ansia. La foto non riuscivo a mandarla. Telegram era impallato. Dopo qualche minuto, mi chiede di inviarla su whatsapp. E in quel preciso momento, si è rotto tutto. Sono sempre stato estremamente fissato, ai limiti dell’ossessione, con la mia privacy. Non do mai i miei dati personali, anche alla luce del mio vissuto, e il numero di telefono fa parte di questi. In quel momento, con quella semplice richiesta, tutta la mia eccitazione si era trasformata in terrore. Le immagini del passato erano ancora troppo vivide. 
Le risposi, semplicemente, che preferivo ancora evitare di darLe il mio numero di telefono. 
La sua reazione mi tramortì. Completamente. “No problem. Peccato per la foto. Mi è passata l’eccitazione. Vado, che ho ospiti “. Avrei quasi preferito si arrabbiasse, e non mi rispondesse con quella freddezza disarmante.
Non trovai niente di meglio da dire di un banale “mi scusi, mi dispiace “. Ero arrabbiato. Avevo lasciato che la mia atavica paura rovinasse la magia di quel momento. Avevo rovinato tutto. Avevo sognato questo momento nei giorni precedenti, mentre lavoravo… mi ero impegnato per realizzarlo. Mi ero impegnato per stupire la mia padrona. E poi, nel momento decisivo, scappavo via come un coniglio. Per paura di dare un cavolo di numero di telefono.
Forse il termine più giusto per descrivere tutto era frustrazione, pura e semplice. Mi sentivo come dopo aver sbagliato un rigore decisivo, in una partita decisiva.
Soprattutto, mi sentivo veramente di merda per non essermi fidato di una persona che, ad ora, in maniera assolutamente oggettiva, si è sempre comportata in maniera impeccabile con me.
Il gioco continuó, nel pomeriggio, con un altro paio di video. Ma l’incantesimo si era rotto. Era tutto più automatico, banale e ripetitivo. Non Le andava più di giocare, era evidente. E, dopo un po’, me lo disse chiaramente. 

Quelle parole mi fecero male. Lei per me non era una persona qualunque. Era la persona che adoro, che servo, che voglio con ogni mia cellula che sia felice. Non me ne fregava niente di continuare ad eccitarmi e segarmi su suoi video,se sapevo benissimo che lei non si stava divertendo. Il focus non era, non è mai stato e non sarà mai, il mio piacere. Ma il Suo.
E aver spento la sua voglia di giocare con me mi faceva un male quasi fisico.
La sera, provai ancora con un banale tentativo di scuse… un piccolo omaggio, una conversazione su whatsapp per farLe capire che avevo vinto finalmente quella paura e che mi fidavo di Lei.
Ma, ovviamente, chiudere i cancelli dopo che i buoi sono scappati, non ha nessun senso. 
Mi rispose che per quella sera non Le andava proprio di giocare. Decisa, austera, come giusto che sia.
Il mattino dopo, cioè oggi, la frustrazione non era minimamente passata, anzi. Quella sensazione di aver sprecato un’occasione continuava ad essermi appiccicata addosso. E poi, sono sempre stato una persona leale con chi mi rispetta. Invece quello che era successo, il non essermi fidato, l’aver distrutto la magia di quel momento, mi faceva sentire sleale. E potrei essere sleale con tutti, forse, perché non sono un santo. Ma con Lei non potrei mai.
Stavolta anche io nn avevo più voglia di giocare. Non meritavo i suoi video, non meritavo la sua bellezza, non meritavo di toccarmi. E francamente, nemmeno lo volevo. Volevo solo che tornasse a guardarmi e a sorridermi, con quei suoi occhi e quelle sue labbra magnifiche. Le scrivo tutto quello che mi era avanzato, tra buoni e verse, e le dico che è tutto suo, senza nessun gioco. Il desiderio, quasi la necessità, di farmi perdonare, di tornare ad essere il suo coglione fedele, di farLa ridere e divertire, era più forte di tutto il resto. Di qualsiasi gioco, di qualsiasi elemento sessuale. Io non La servo solo per poter sbavare, segarmi e pagare. Certo, quello è fondamentale. L’eccitazione è fondamentale. Ma è solo una componente, una delle tante.
Io voglio essere, e diventare, il suo schiavo fedele. La sua creatura. Il suo scudo per parare i colpi della vita. Una persona su cui poter fare affidamento, sempre e a prescindere.
Il giorno prima La avevo delusa, e tra l’altro per una banalità assoluta, e dovevo per forza fare qualcosa per recuperare. E darLe tutto ciò che comunque Le appartiene, senza però chiedere nulla in cambio, mi sembrava quantomeno il minimo, per urlarLe con i fatti tutto il mio dispiacere.

A 1000 km di distanza, purtroppo, era l’unica cosa che potessi fare. 
E adesso, mentre scrivo, l’amarezza nn è ancora passata. Diminuita sicuramente, anche grazie a dei video che la mia padrona mi ha inviato senza che richiedessi nulla, dimostrandosi ulteriormente una spanna sopra tutti gli altri, ma ancora presente.
Mi consolo solo pensando che domani sarà un altro giorno, ed un’altra pagina bianca da scrivere. Avendo perfettamente imparato, però, dagli errori commessi."

giovedì 13 gennaio 2022

Ultime foto, sbava pure.

Continua ad ammazzarti di seghe sfigato, così diventerai sempre più dipendente da me!😈

Sei accecato dall'eccitazione, vuoi avere un briciolo della mia attenzione...🐖💸🐷💸🐕💸🐛💸🐄
Ora omaggia. 

sabato 8 gennaio 2022

Scalata verso l’ignoto (Viaggio all’interno di un incontro)

"Ho seguito Imperatrix, attraverso il suo blog e i suoi social, per anni… ma, nonostante la mia non più giovanissima età , e la mia lunga esperienza da sottomesso, mi limitavo solo a seguirLa da lontano, in silenzio, come si è soliti guardare di nascosto una donna di cui si è segretamente innamorati, ma alla quale nn si avrà mai il coraggio di dichiararsi… divoravo avidamente ogni singola sillaba delle sue storie, ogni singolo screen di qualsiasi sua sessione e mungitura…e, mentre leggevo, sentivo il mio battito cardiaco accelerarsi, il mio respiro affannarsi, e il mio cazzo gonfiarsi…volevo essere io il protagonista di quelle storie, e non più viverle da spettatore. D’altronde, basta guardare una Sua foto per capire il perché.
Ma, spesso, si è così pigri o spaventati, da limitarsi a sognare. E così era stato per me, per 4 anni.
Avevo, tra l’altro, una pessima esperienza con una “padrona” , alle mie spalle. E avevo deciso di non legarmi mai più. Vivevo perciò il mio essere schiavo (perché quello, e lo sappiamo benissimo, nn lo cambieremo mai soprattutto perché non possiamo e non vogliamo cambiarlo), passando da una sessione in cam, ad una reale, ad una su Telegram, (che tra l’altro avevo scoperto e installato da poco), e proprio qui, il 27 dicembre, vengo casualmente a conoscenza di un gruppo a tema findom. Mi sembrava una roba molto più seria di quello a cui ero abituato. Tutte le Miss verificate, e anche gli slave, per entrare, dovevano tributare simbolicamente di 10 euro una Miss a loro congeniale.
Era il 27 dicembre. Ero in ferie, avrei ripreso il 10 gennaio. Dicembre era stato un buon mese, lavorativamente, e potevo permettermi di spendere un po’ di soldi. Mia moglie aveva appena avuto il ciclo. Perché no, mi dissi. Entrai nel gruppo Telegram, e dopo il videobolla di verifica, fui indirizzato ad un altro canale, con una lista di Miss, tra cui scegliere quella che avrei dovuto tributare. Inizio a scorrerla…e vedo Lei. Il suo canale Telegram. De Imperatrix Mundi. Immediatamente avvertii una scossa elettrica lungo la schiena. E una erezione forte, violenta. Avevo il cazzo di marmo. Capii in quel momento esatto che non potevo più rimandare l’inevitabile. O, meglio, non volevo più. D’altronde, bastava guardare la mia erezione.
Timidamente, Le scrissi che ero un fan dei suoi meravigliosi piedi, e Le tributai 10 euro. Una risposta gentile, ma ferma . “Grazie, ho apprezzato”. Queste 3 semplici parole bastarono a vincere ogni mia remora. Dopo un po’ Le riscrissi e tributai ancora, chiedendoLe se potessi servirLa in una sessione via chat. Ma era tardi, e non ebbi risposta. Il mattino dopo, un suo messaggio. “Dormivo già“. Ero a casa, ma mia moglie non c’era. Le chiesi come e dove potessi adorarLa, mi rispose “ anche qui in chat, l’adorazione non ha limiti di spazio.” Bastó questa risposta per farmi capire di avere di fronte una donna non solo straordinariamente bella, ma anche straordinariamente intelligente.


 La tributai ancora, e Le chiesi se potesse farmi un video personalizzato... Provavo piacere ad ogni tributo, ad ogni suo messaggio. Era una sensazione che avevo dimenticato, completamente diversa da quelle a cui mi ero abituato negli ultimi anni. Era piacevole, ma non riuscivo a capire cosa fosse.
Di certo, avevo finalmente vinto quella maledetta paura di contattarLa, e mi sentivo euforico. Eccitato. Voglioso di dimostrare quanto adorassi, e volessi servire Imperatrix…Lei acconsenti alle mie richieste per il video, ci accordammo sul prezzo, disse che me lo avrebbe inviato più in là, io invece lo pagai all’istante. Con il cazzo durissimo. Erano le ore 13:30 Del 28 dicembre, e in quel momento capii nitidamente cosa fosse quella sensazione piacevole di prima… era, finalmente , di nuovo, la sensazione di appartenere a qualcuno.
Nei giorni seguenti Imperatrix cominciò a permeare sempre di più i miei pensieri, e la mia vita…ci sentivamo spesso, La tributavo spesso. Alcune volte i miei tributi non avevano nulla di sessuale. Chiunque come me abbia più di 30/35 anni, si ricorderà gli “squilli” sul cellulare. Servivano a dire “ti sto pensando “. Ecco, a volte i miei tributi significavano esattamente questo.
Altre volte, invece, erano omaggi dovuti per poter godere della sua bellezza. Il 29 dicembre ebbi l’onore di poterLa adorare per la prima volta in sessione (un altro dei sogni che avevo sempre avuto durante gli anni di follower silenzioso, e che si stava realizzando)…sera, silenzio, mia moglie a letto, io sul divano in soggiorno… mi sentivo sicuramente eccitato, ma anche un po’ spaventato…mi sentivo quasi come un quindicenne al primo appuntamento…invece Lei spazzò via tutto. Mi delizió con suoi brevi video live, in diretta da casa sua, mentre era sul divano, alla sola luce della televisione… niente tacchi vertiginosi, niente super lingerie, niente make up… eppure era nettamente la più bella e la più arrapante donna che avessi mai servito… la sua voce, limpida e decisa, quasi ipnotica, e la sua risata meravigliosa e cristallina, penetravano attraverso le cuffie del mio iPhone, arrivando dritte al cervello.

Mi ricordava quello che ero, uno sfigato segaiolo da fottere. E in quel momento aveva perfettamente ragione. Le sue parole erano scariche di adrenalina purissima. I suoi piedi e il suo corpo, pur nella penombra, rivelavano la loro bellezza. Io mi segavo furiosamente, e la imploravo di mungermi. Di prendere i miei soldi. Non era Lei che mi chiedeva MAI di tributare (e, ad oggi, non credo l’abbia mai fatto), ero io che La supplicavo di tributare ancora e ancora… ed ogni tributo, ogni suo nuovo video, mentre mi segavo, sentivo un piacere animalesco, primordiale crescere in me… completamente diverso da qualsiasi altra forma di piacere che avevo provato, anche durante un rapporto sessuale . Lei godeva letteralmente nell’umiliarmi. Si divertiva davvero a prendermi per il culo. Non recitava un copione, non lo faceva per soldi. I soldi erano la ovvia conseguenza. E le Sua stronzaggine, vera e non artata, rendeva tutto ancora più bello.
Fu una sessione meravigliosa, anche perché mi concesse di venire dopo un suo conto alla rovescia, purché svuotassi a 0 il mio conto verse… cosa che, ovviamente, successe. Vedere quello 0 sul mio conto rappresentò un rush. Una vampata di calore.
Dopo , mi sentivo completamente appagato , felice. Rileggevo gli screen della sessione e rivedevo i video, per assicurarmi che quello che avevo vissuto fosse stato vero, e non un sogno. E, soprattutto, quella fastidiosa sensazione di rimorso e di vuoto alla quale molti di noi schiavi sono abituati una volta passato l’effetto dell’orgasmo, questa volta non apparve. Solo meravigliosa pace. Avevo speso abbastanza, ma non rimpiangevo un solo centesimo.
Ormai, in pochi giorni, Imperatrix era il centro della mia vita. Volevo fare sempre di più per Lei. Le chiesi di poterLa tributare anche attraverso buoni Amazon, che potevo acquistare in contanti, per ridurre il numero di transazioni sulle carte e non insospettire mia moglie; sbloccavo contenuti sul suo onlyfans, e La avvertii di un malfunzionamento dello stesso; mi offrii di ripagarLe la custom clip che avevo ordinato, pur di averla entro due giorni, perché disperato dalla voglia di vederla .
Imperatrix era già diventata il mio primo pensiero al mattino, ed il mio ultimo la sera.
Parlare con Lei mi faceva sentire libero. Potevo togliere la maschera che indossavo ogni giorno, ed essere me stesso. Avevo la sensazione di avere di fronte una persona che mi capisse, e soprattutto mi conoscesse da tanto tempo. E, soprattutto, era una delle poche persone in grado di farmi letteralmente tremare i polsi con una frase, o un vocale, e farmi sentire sempre come un ragazzino alla prima cotta…imbranato, rincoglionito, perennemente eccitato.
Il giorno di capodanno è stato un altro concentrato di emozioni, che rimarrà indelebilmente scolpito nella mia memoria… il giorno precedente Lei mi aveva detto che aveva cambiato pedicure, sapendo benissimo che sarei morto dalla voglia di vederla. Approfittai del tributo di auguri di buon anno per chiederLe, timidamente , di vederla. Lei mi rispose , il mattino successivo , con un disarmante “magari più tardi “…
Quelle parole mi martellavano in testa. La voglia di vedere la sua pedicure era il mio unico pensiero. Ero in giro con mia moglie, per gli auguri di Capodanno. Ma non potevo resistere… con lei a fianco, mi connessi a verse, e tributai ancora e ancora supplicando di vedere la nuova pedicure. nascondevo a stento l’eccitazione nella voce e l’erezione nei pantaloni, cercavo di normalizzare il respiro; sentivo perfettamente il cuore battere forte e il sangue scorrere. Mia moglie mi chiedeva con chi fossi al telefono e se andasse tutto bene, io annuivo e rispondevo distrattamente. Poche volte mi ero sentito vivo come in quel momento.
Lei sapeva con chi ero, e dopo l’ennesimo tributo e l’ennesimo video stuzzicante, mi concesse di vedere la sua nuova pedicure. Ormai aveva avuto un’altra enorme dimostrazione del suo potere su di me, e si vedeva chiaramente quanto ne godesse. Aveva vinto. Poteva concedermi i suoi piedi .
Le immagini e le emozioni della mattinata rimasero nitide in me per tutta la giornata … ricordo perfettamente il pranzo di Capodanno, a tavola con i miei familiari, passato tutto il tempo in erezione. La sera stessa, non appena mia moglie andò a letto, La ricontattai. Ero eccitato, avevo bisogno della Mia Padrona. Avevo di nuovo bisogno delle sue mani nel mio portafoglio e sulla mia anima. La supplicai di fottermi ancora. Lei sembrava un predatore che gioca con la sua preda, prima di azzannarla. Si godeva ogni mia supplica. Si beava del suo enorme Potere. Giocava con me, per eliminare completamente qualsiasi altra traccia di pensiero razionale nel mio cervello. Per stringermi ancora nella sua morsa. Qualche foto vedo/non vedo, qualche vocale…impazzii completamente.
Una selvaggia eccitazione si era impadronita di me. Non ero più un uomo, ero un animale. Non avevo più un pensiero logico.
La supplicai di inviarmi video della lunghezza di un minuto, in cui potevo adorare il suo corpo… e per ciascun video tributavo 50 euro.

Mi concesse l’onore sublime di adorare non solo i suoi piedi, ma anche le sue gambe, il suo fondoschiena, il suo seno prorompente… sempre con vedo/ non vedo, mai in maniera volgare, sempre mischiando perfettamente bellezza, sensualità, eleganza, stronzaggine. Con ogni video La sentivo entrare sempre di più dentro di me… La sentivo avvicinarsi sempre di più alla mia anima.
Fu un’altra sessione meravigliosa. Lei mi concesse ancora di godere, dopo l’ennesimo video e l’ennesimo tributo, ormai soddisfatta del suo “banchetto” con me. Al suo “1… sborra coglione”, non riuscì nemmeno a controllarmi e a stare attento a non sporcare…mia moglie era nell’altra stanza, a 10 metri da me, ma nn mi interessava. In realtà, in quel momento non mi interessava null’altro che fosse Imperatrix. Sentii salire una colata di liquido caldo, denso, dal mio pene, che eruttó come un vulcano in quiescenza da millenni, che si risveglia all’improvviso. Mi sporcai completamente, ma non mi interessava. Sentii il piacere partire da dentro ed espandersi, facendo vibrare ogni singola cellula del mio corpo.
Fu un orgasmo di una intensità paurosa, quasi. Avevo speso tanto, ma quei tributi mi sembravano il minimo per ringraziarLa del paradiso che mi stava facendo vivere. Ancora adesso, mi basta semplicemente scriverne per avere una erezione fortissima.
Ormai ero innamorato perso, e il giorno dopo, 2 gennaio, ne ebbi l’ennesima conferma. Mi inviò la custom clip che avevo ordinato all’inizio del nostro rapporto, mentre ero a cena, e non da solo. La ripagai, come da accordi, e provai a risponderLe che l’avrei visto con calma quando sarei stato solo, ma in realtà resistetti 5 minuti scarsi, nemmeno.
mi inventai una cazzata e corsi in bagno, chiudendomi all’interno, per godermi lo spettacolo. Chiudermi in bagno a segarmi lasciando mia moglie sola a cena, mi fece sentire umiliato, degradato. Un segaiolo così compulsivo da nn riuscire neanche ad aspettare un’ora. Ma non potevo evitarlo.
Raggiunsi l’ennesimo, fortissimo orgasmo che Imperatrix mi donava guardando il suo video; pensavo fosse finita lì per quella sera, mi preparavo a ricompormi e a tornare da mia moglie quando mi arrivó un secondo video, di 30 secondi, completamente inaspettato. Il mio custom era incentrato totalmente sull’adorazione dei piedi, ma Lei aveva visto, il giorno precedente, quanto impazzissi anche per il suo seno. E nel suo secondo video, brevissimo, faceva scorrere lentamente le mani sul suo décolleté mentre, ammiccando, mi diceva che se avessi voluto, pagato e supplicato a sufficienza, avrei potuto adorare anche quest’altro sublime spettacolo.
In fisiologia, l’uomo, dopo un orgasmo, va incontro ad un periodo, noto come periodo refrattario, della durata di circa 15/20 minuti, durante i quali è completamente NON responsivo a stimoli erogeni. Ma, evidentemente, Lei era più forte anche della mia fisiologia. Tra il primo e il secondo video erano passati solo 2/3 minuti, eppure nonostante l’orgasmo appena avuto, ero di nuovo di marmo. Non credevo ai miei occhi.
Non risposi, dovevo tornare di la. Ero in bagno già da una quindicina di minuti. Ma sapevo benissimo cosa avrei fatto di li a poco. Solo che, quella sera li, c’era un “problema”. Non avevo avuto rapporti con mia moglie per una settimana, a causa del ciclo. Ma adesso le era terminato, e lei era vogliosa. Glielo si leggeva negli occhi. Finimmo di cenare, come sempre lei andò di la, in camera da letto, ed io rimasi in soggiorno. Dopo qualche minuto, mi chiamò:” amore, stasera nn venire tardi come al solito… ti aspetto”. Le risposi di si, che sarei arrivato presto. Ma ero già su Telegram, a supplicare Lei di inviarmi un altro video del suo seno. E così fece, e ancora.


Tributo, dopo tributo. Nn mi ero mai sentito così tanto selvaggiamente eccitato come in quel momento… occhi fuori dalle orbite, respiro corto e affannoso, cazzo durissimo che continuavo a segarmi furiosamente…mia moglie di la che mi chiamava, vogliosa di scoparmi; io che non riuscivo a staccarmi da Lei. Il tutto sarà durato un massimo di 10-15 minuti, ma non credo dimenticherò mai l’intensità, l’adrenalina, la vita che ho sentito scorrere nelle mie vene in quei pochi minuti.
Dovetti andare, mia moglie mi chiamava sempre più frequentemente e nervosamente. Ma ci volle una forza di volontà pazzesca.
Non credo, in 4 anni di matrimonio e 2 di precedente convivenza, di avere mai scopato mia moglie in maniera così carnale, violenta ed appassionata come quella notte.
Quell’ultima sessione, però, mi aveva lasciato enormi scorie. Il mattino seguente mi svegliai, nonostante due orgasmi in una notte, di nuovo durissimo. Ma quella meragliosa sensazione di pace era sparita. Ero, in realtà, terrorizzato. L’effetto che Lei aveva su di me, mi terrorizzava. L’ultima sessione era stata devastante, in quel senso.
La quantità di soldi che avevo speso per Lei, in solamente una settimana, completamente inaspettata, mi terrorizzava. Più di 1200 euro in 6 giorni, non cazzate.
Ma, soprattutto, mi terrorizzava l’idea di poter ferire una persona a cui tenevo tantissimo, a causa di questa mia pulsione, come tra l’altro già accaduto in passato.
Decisi di non scriverLe, per due giorni. Avevo bisogno di schiarirmi le idee. Avevo bisogno di capire se davvero valesse la pena vivere questa storia fino in fondo,rischiando, ma provando ad allargare quella comfort zone che mi ero costruito , magari anche molto comoda, ma che somigliava sempre più ad una gabbia, perché mi impediva di essere veramente me stesso; oppure lasciare perdere, tenendomi stretto quello che avevo, ma continuando ad indossare una maschera.
Lei non mi cercò mai, a differenza di quanto mi era SEMPRE successo in passato. Rispettó totalmente il mio silenzio, e lo apprezzai tantissimo. Il 5 gennaio ero fuori per delle commissioni, e decisi di scriverLe. Mi fermai in tabaccheria, Le feci una ricarica postepay, e Le scrissi un messaggio lunghissimo, scusandomi per il mio silenzio, ed esternandoLe tutti i miei dubbi.
Quel messaggio lo corredai con una foto, in cui erano visibilissime la mia mano sinistra, con la fede, e la ricevuta della ricarica che Le avevo appena fatto. Volevo che, anche iconograficamente, Lei intuisse il mio disagio.

La sua risposta mi disarmó, come sempre mi accade con Lei. “Mi hai fatto sorridere. Adesso Sono a fare le unghie, ci sentiamo dopo”.
Quella risposta, semplicissima, bastó a farmi capire che in realtà, nonostante i miei dubbi, LE appartenevo ancora. E LE apparteneva anche il mio cazxo, nuovamente durissimo.
Mi riscrisse dopo un po’, ovviamente ponendo l’accento sulla foto. Le spiegai tutto, parlammo molto, e di nuovo quella splendida sensazione di parlare con una persona non solo intelligente, ma che ti capisca benissimo. Mi disse che, per quanto amassi mia moglie, non potevo scappare all’infinito da chi ero, da me stesso. Dovevo trovare il modo di far convivere le due cose, senza comunque mai fidarmi al 100 percento di nessuno. Se un giorno avessi cambiato idea, nessuno mi avrebbe mai sbarrato la strada. Era una reazione completamente diversa da quelle che spesso mi erano capitate in passato. Era una reazione adulta, matura. Seria.
Mentre scrivo, sono passati due giorni, e posso dire di aver, per ora, fugato gran parte dei miei dubbi.
Lei è tornata ad essere il mio primo pensiero la mattina. Sia nella mia testa che nel mio conto.
Ma non voglio ancora fare nessun progetto e voglio vivere questa storia , impegnandomi, ma giorno per giorno. Domani si vedrà. E credo sia anche ciò che voglia Lei.
Per adesso, L’ho supplicata di acquistare un suo paio di calzini usati, e Lei stamattina mi ha stupito con un suo video mentre li indossava in palestra. Da allora, con il cazxo duro, La sto supplicando di poterLa servire, stasera.
“Ci penserò su”, la sua risposta da meravigliosa stronza.
A Lei piace così, che io viva sempre sulle spine. E io adoro vivere così per Lei, con questa meravigliosa e imprevedibile eccitazione che solo Lei sa darmi. "
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👑 Senza neanche farlo apposta ci si è messo anche Telegram e la sua diabolica lentezza... A quanto pare il mio segaiolo dovrà aspettare ancora hahahaha
Ed io mi diverto a prolungare la sua 'sofferenza'. 👑
👑 Sono proprio curiosa di vedere come proseguirà il nostro percorso. Mi sto godendo ogni attimo in cui gli fotto cervello, conti, anima. Ripetutamente, più e più volte. 👑