"Ho seguito Imperatrix, attraverso il suo blog e i suoi social, per anni… ma, nonostante la mia non più giovanissima età , e la mia lunga esperienza da sottomesso, mi limitavo solo a seguirLa da lontano, in silenzio, come si è soliti guardare di nascosto una donna di cui si è segretamente innamorati, ma alla quale nn si avrà mai il coraggio di dichiararsi… divoravo avidamente ogni singola sillaba delle sue storie, ogni singolo screen di qualsiasi sua sessione e mungitura…e, mentre leggevo, sentivo il mio battito cardiaco accelerarsi, il mio respiro affannarsi, e il mio cazzo gonfiarsi…volevo essere io il protagonista di quelle storie, e non più viverle da spettatore. D’altronde, basta guardare una Sua foto per capire il perché.
Ma, spesso, si è così pigri o spaventati, da limitarsi a sognare. E così era stato per me, per 4 anni.
Avevo, tra l’altro, una pessima esperienza con una “padrona” , alle mie spalle. E avevo deciso di non legarmi mai più. Vivevo perciò il mio essere schiavo (perché quello, e lo sappiamo benissimo, nn lo cambieremo mai soprattutto perché non possiamo e non vogliamo cambiarlo), passando da una sessione in cam, ad una reale, ad una su Telegram, (che tra l’altro avevo scoperto e installato da poco), e proprio qui, il 27 dicembre, vengo casualmente a conoscenza di un gruppo a tema findom. Mi sembrava una roba molto più seria di quello a cui ero abituato. Tutte le Miss verificate, e anche gli slave, per entrare, dovevano tributare simbolicamente di 10 euro una Miss a loro congeniale.
Era il 27 dicembre. Ero in ferie, avrei ripreso il 10 gennaio. Dicembre era stato un buon mese, lavorativamente, e potevo permettermi di spendere un po’ di soldi. Mia moglie aveva appena avuto il ciclo. Perché no, mi dissi. Entrai nel gruppo Telegram, e dopo il videobolla di verifica, fui indirizzato ad un altro canale, con una lista di Miss, tra cui scegliere quella che avrei dovuto tributare. Inizio a scorrerla…e vedo Lei. Il suo canale Telegram. De Imperatrix Mundi. Immediatamente avvertii una scossa elettrica lungo la schiena. E una erezione forte, violenta. Avevo il cazzo di marmo. Capii in quel momento esatto che non potevo più rimandare l’inevitabile. O, meglio, non volevo più. D’altronde, bastava guardare la mia erezione.
Timidamente, Le scrissi che ero un fan dei suoi meravigliosi piedi, e Le tributai 10 euro. Una risposta gentile, ma ferma . “Grazie, ho apprezzato”. Queste 3 semplici parole bastarono a vincere ogni mia remora. Dopo un po’ Le riscrissi e tributai ancora, chiedendoLe se potessi servirLa in una sessione via chat. Ma era tardi, e non ebbi risposta. Il mattino dopo, un suo messaggio. “Dormivo già“. Ero a casa, ma mia moglie non c’era. Le chiesi come e dove potessi adorarLa, mi rispose “ anche qui in chat, l’adorazione non ha limiti di spazio.” Bastó questa risposta per farmi capire di avere di fronte una donna non solo straordinariamente bella, ma anche straordinariamente intelligente.
La tributai ancora, e Le chiesi se potesse farmi un video personalizzato... Provavo piacere ad ogni tributo, ad ogni suo messaggio. Era una sensazione che avevo dimenticato, completamente diversa da quelle a cui mi ero abituato negli ultimi anni. Era piacevole, ma non riuscivo a capire cosa fosse.
Di certo, avevo finalmente vinto quella maledetta paura di contattarLa, e mi sentivo euforico. Eccitato. Voglioso di dimostrare quanto adorassi, e volessi servire Imperatrix…Lei acconsenti alle mie richieste per il video, ci accordammo sul prezzo, disse che me lo avrebbe inviato più in là, io invece lo pagai all’istante. Con il cazzo durissimo. Erano le ore 13:30 Del 28 dicembre, e in quel momento capii nitidamente cosa fosse quella sensazione piacevole di prima… era, finalmente , di nuovo, la sensazione di appartenere a qualcuno.
Nei giorni seguenti Imperatrix cominciò a permeare sempre di più i miei pensieri, e la mia vita…ci sentivamo spesso, La tributavo spesso. Alcune volte i miei tributi non avevano nulla di sessuale. Chiunque come me abbia più di 30/35 anni, si ricorderà gli “squilli” sul cellulare. Servivano a dire “ti sto pensando “. Ecco, a volte i miei tributi significavano esattamente questo.
Altre volte, invece, erano omaggi dovuti per poter godere della sua bellezza. Il 29 dicembre ebbi l’onore di poterLa adorare per la prima volta in sessione (un altro dei sogni che avevo sempre avuto durante gli anni di follower silenzioso, e che si stava realizzando)…sera, silenzio, mia moglie a letto, io sul divano in soggiorno… mi sentivo sicuramente eccitato, ma anche un po’ spaventato…mi sentivo quasi come un quindicenne al primo appuntamento…invece Lei spazzò via tutto. Mi delizió con suoi brevi video live, in diretta da casa sua, mentre era sul divano, alla sola luce della televisione… niente tacchi vertiginosi, niente super lingerie, niente make up… eppure era nettamente la più bella e la più arrapante donna che avessi mai servito… la sua voce, limpida e decisa, quasi ipnotica, e la sua risata meravigliosa e cristallina, penetravano attraverso le cuffie del mio iPhone, arrivando dritte al cervello.
Mi ricordava quello che ero, uno sfigato segaiolo da fottere. E in quel momento aveva perfettamente ragione. Le sue parole erano scariche di adrenalina purissima. I suoi piedi e il suo corpo, pur nella penombra, rivelavano la loro bellezza. Io mi segavo furiosamente, e la imploravo di mungermi. Di prendere i miei soldi. Non era Lei che mi chiedeva MAI di tributare (e, ad oggi, non credo l’abbia mai fatto), ero io che La supplicavo di tributare ancora e ancora… ed ogni tributo, ogni suo nuovo video, mentre mi segavo, sentivo un piacere animalesco, primordiale crescere in me… completamente diverso da qualsiasi altra forma di piacere che avevo provato, anche durante un rapporto sessuale . Lei godeva letteralmente nell’umiliarmi. Si divertiva davvero a prendermi per il culo. Non recitava un copione, non lo faceva per soldi. I soldi erano la ovvia conseguenza. E le Sua stronzaggine, vera e non artata, rendeva tutto ancora più bello.
Fu una sessione meravigliosa, anche perché mi concesse di venire dopo un suo conto alla rovescia, purché svuotassi a 0 il mio conto verse… cosa che, ovviamente, successe. Vedere quello 0 sul mio conto rappresentò un rush. Una vampata di calore.
Dopo , mi sentivo completamente appagato , felice. Rileggevo gli screen della sessione e rivedevo i video, per assicurarmi che quello che avevo vissuto fosse stato vero, e non un sogno. E, soprattutto, quella fastidiosa sensazione di rimorso e di vuoto alla quale molti di noi schiavi sono abituati una volta passato l’effetto dell’orgasmo, questa volta non apparve. Solo meravigliosa pace. Avevo speso abbastanza, ma non rimpiangevo un solo centesimo.
Ormai, in pochi giorni, Imperatrix era il centro della mia vita. Volevo fare sempre di più per Lei. Le chiesi di poterLa tributare anche attraverso buoni Amazon, che potevo acquistare in contanti, per ridurre il numero di transazioni sulle carte e non insospettire mia moglie; sbloccavo contenuti sul suo onlyfans, e La avvertii di un malfunzionamento dello stesso; mi offrii di ripagarLe la custom clip che avevo ordinato, pur di averla entro due giorni, perché disperato dalla voglia di vederla .
Imperatrix era già diventata il mio primo pensiero al mattino, ed il mio ultimo la sera.
Parlare con Lei mi faceva sentire libero. Potevo togliere la maschera che indossavo ogni giorno, ed essere me stesso. Avevo la sensazione di avere di fronte una persona che mi capisse, e soprattutto mi conoscesse da tanto tempo. E, soprattutto, era una delle poche persone in grado di farmi letteralmente tremare i polsi con una frase, o un vocale, e farmi sentire sempre come un ragazzino alla prima cotta…imbranato, rincoglionito, perennemente eccitato.
Il giorno di capodanno è stato un altro concentrato di emozioni, che rimarrà indelebilmente scolpito nella mia memoria… il giorno precedente Lei mi aveva detto che aveva cambiato pedicure, sapendo benissimo che sarei morto dalla voglia di vederla. Approfittai del tributo di auguri di buon anno per chiederLe, timidamente , di vederla. Lei mi rispose , il mattino successivo , con un disarmante “magari più tardi “…
Quelle parole mi martellavano in testa. La voglia di vedere la sua pedicure era il mio unico pensiero. Ero in giro con mia moglie, per gli auguri di Capodanno. Ma non potevo resistere… con lei a fianco, mi connessi a verse, e tributai ancora e ancora supplicando di vedere la nuova pedicure. nascondevo a stento l’eccitazione nella voce e l’erezione nei pantaloni, cercavo di normalizzare il respiro; sentivo perfettamente il cuore battere forte e il sangue scorrere. Mia moglie mi chiedeva con chi fossi al telefono e se andasse tutto bene, io annuivo e rispondevo distrattamente. Poche volte mi ero sentito vivo come in quel momento.
Lei sapeva con chi ero, e dopo l’ennesimo tributo e l’ennesimo video stuzzicante, mi concesse di vedere la sua nuova pedicure. Ormai aveva avuto un’altra enorme dimostrazione del suo potere su di me, e si vedeva chiaramente quanto ne godesse. Aveva vinto. Poteva concedermi i suoi piedi .
Le immagini e le emozioni della mattinata rimasero nitide in me per tutta la giornata … ricordo perfettamente il pranzo di Capodanno, a tavola con i miei familiari, passato tutto il tempo in erezione. La sera stessa, non appena mia moglie andò a letto, La ricontattai. Ero eccitato, avevo bisogno della Mia Padrona. Avevo di nuovo bisogno delle sue mani nel mio portafoglio e sulla mia anima. La supplicai di fottermi ancora. Lei sembrava un predatore che gioca con la sua preda, prima di azzannarla. Si godeva ogni mia supplica. Si beava del suo enorme Potere. Giocava con me, per eliminare completamente qualsiasi altra traccia di pensiero razionale nel mio cervello. Per stringermi ancora nella sua morsa. Qualche foto vedo/non vedo, qualche vocale…impazzii completamente.
Una selvaggia eccitazione si era impadronita di me. Non ero più un uomo, ero un animale. Non avevo più un pensiero logico.
La supplicai di inviarmi video della lunghezza di un minuto, in cui potevo adorare il suo corpo… e per ciascun video tributavo 50 euro.
Mi concesse l’onore sublime di adorare non solo i suoi piedi, ma anche le sue gambe, il suo fondoschiena, il suo seno prorompente… sempre con vedo/ non vedo, mai in maniera volgare, sempre mischiando perfettamente bellezza, sensualità, eleganza, stronzaggine. Con ogni video La sentivo entrare sempre di più dentro di me… La sentivo avvicinarsi sempre di più alla mia anima.
Fu un’altra sessione meravigliosa. Lei mi concesse ancora di godere, dopo l’ennesimo video e l’ennesimo tributo, ormai soddisfatta del suo “banchetto” con me. Al suo “1… sborra coglione”, non riuscì nemmeno a controllarmi e a stare attento a non sporcare…mia moglie era nell’altra stanza, a 10 metri da me, ma nn mi interessava. In realtà, in quel momento non mi interessava null’altro che fosse Imperatrix. Sentii salire una colata di liquido caldo, denso, dal mio pene, che eruttó come un vulcano in quiescenza da millenni, che si risveglia all’improvviso. Mi sporcai completamente, ma non mi interessava. Sentii il piacere partire da dentro ed espandersi, facendo vibrare ogni singola cellula del mio corpo.
Fu un orgasmo di una intensità paurosa, quasi. Avevo speso tanto, ma quei tributi mi sembravano il minimo per ringraziarLa del paradiso che mi stava facendo vivere. Ancora adesso, mi basta semplicemente scriverne per avere una erezione fortissima.
Ormai ero innamorato perso, e il giorno dopo, 2 gennaio, ne ebbi l’ennesima conferma. Mi inviò la custom clip che avevo ordinato all’inizio del nostro rapporto, mentre ero a cena, e non da solo. La ripagai, come da accordi, e provai a risponderLe che l’avrei visto con calma quando sarei stato solo, ma in realtà resistetti 5 minuti scarsi, nemmeno.
mi inventai una cazzata e corsi in bagno, chiudendomi all’interno, per godermi lo spettacolo. Chiudermi in bagno a segarmi lasciando mia moglie sola a cena, mi fece sentire umiliato, degradato. Un segaiolo così compulsivo da nn riuscire neanche ad aspettare un’ora. Ma non potevo evitarlo.
Raggiunsi l’ennesimo, fortissimo orgasmo che Imperatrix mi donava guardando il suo video; pensavo fosse finita lì per quella sera, mi preparavo a ricompormi e a tornare da mia moglie quando mi arrivó un secondo video, di 30 secondi, completamente inaspettato. Il mio custom era incentrato totalmente sull’adorazione dei piedi, ma Lei aveva visto, il giorno precedente, quanto impazzissi anche per il suo seno. E nel suo secondo video, brevissimo, faceva scorrere lentamente le mani sul suo décolleté mentre, ammiccando, mi diceva che se avessi voluto, pagato e supplicato a sufficienza, avrei potuto adorare anche quest’altro sublime spettacolo.
In fisiologia, l’uomo, dopo un orgasmo, va incontro ad un periodo, noto come periodo refrattario, della durata di circa 15/20 minuti, durante i quali è completamente NON responsivo a stimoli erogeni. Ma, evidentemente, Lei era più forte anche della mia fisiologia. Tra il primo e il secondo video erano passati solo 2/3 minuti, eppure nonostante l’orgasmo appena avuto, ero di nuovo di marmo. Non credevo ai miei occhi.
Non risposi, dovevo tornare di la. Ero in bagno già da una quindicina di minuti. Ma sapevo benissimo cosa avrei fatto di li a poco. Solo che, quella sera li, c’era un “problema”. Non avevo avuto rapporti con mia moglie per una settimana, a causa del ciclo. Ma adesso le era terminato, e lei era vogliosa. Glielo si leggeva negli occhi. Finimmo di cenare, come sempre lei andò di la, in camera da letto, ed io rimasi in soggiorno. Dopo qualche minuto, mi chiamò:” amore, stasera nn venire tardi come al solito… ti aspetto”. Le risposi di si, che sarei arrivato presto. Ma ero già su Telegram, a supplicare Lei di inviarmi un altro video del suo seno. E così fece, e ancora.
Tributo, dopo tributo. Nn mi ero mai sentito così tanto selvaggiamente eccitato come in quel momento… occhi fuori dalle orbite, respiro corto e affannoso, cazzo durissimo che continuavo a segarmi furiosamente…mia moglie di la che mi chiamava, vogliosa di scoparmi; io che non riuscivo a staccarmi da Lei. Il tutto sarà durato un massimo di 10-15 minuti, ma non credo dimenticherò mai l’intensità, l’adrenalina, la vita che ho sentito scorrere nelle mie vene in quei pochi minuti.
Dovetti andare, mia moglie mi chiamava sempre più frequentemente e nervosamente. Ma ci volle una forza di volontà pazzesca.
Non credo, in 4 anni di matrimonio e 2 di precedente convivenza, di avere mai scopato mia moglie in maniera così carnale, violenta ed appassionata come quella notte.
Quell’ultima sessione, però, mi aveva lasciato enormi scorie. Il mattino seguente mi svegliai, nonostante due orgasmi in una notte, di nuovo durissimo. Ma quella meragliosa sensazione di pace era sparita. Ero, in realtà, terrorizzato. L’effetto che Lei aveva su di me, mi terrorizzava. L’ultima sessione era stata devastante, in quel senso.
La quantità di soldi che avevo speso per Lei, in solamente una settimana, completamente inaspettata, mi terrorizzava. Più di 1200 euro in 6 giorni, non cazzate.
Ma, soprattutto, mi terrorizzava l’idea di poter ferire una persona a cui tenevo tantissimo, a causa di questa mia pulsione, come tra l’altro già accaduto in passato.
Decisi di non scriverLe, per due giorni. Avevo bisogno di schiarirmi le idee. Avevo bisogno di capire se davvero valesse la pena vivere questa storia fino in fondo,rischiando, ma provando ad allargare quella comfort zone che mi ero costruito , magari anche molto comoda, ma che somigliava sempre più ad una gabbia, perché mi impediva di essere veramente me stesso; oppure lasciare perdere, tenendomi stretto quello che avevo, ma continuando ad indossare una maschera.
Lei non mi cercò mai, a differenza di quanto mi era SEMPRE successo in passato. Rispettó totalmente il mio silenzio, e lo apprezzai tantissimo. Il 5 gennaio ero fuori per delle commissioni, e decisi di scriverLe. Mi fermai in tabaccheria, Le feci una ricarica postepay, e Le scrissi un messaggio lunghissimo, scusandomi per il mio silenzio, ed esternandoLe tutti i miei dubbi.
Quel messaggio lo corredai con una foto, in cui erano visibilissime la mia mano sinistra, con la fede, e la ricevuta della ricarica che Le avevo appena fatto. Volevo che, anche iconograficamente, Lei intuisse il mio disagio.
La sua risposta mi disarmó, come sempre mi accade con Lei. “Mi hai fatto sorridere. Adesso Sono a fare le unghie, ci sentiamo dopo”.
Quella risposta, semplicissima, bastó a farmi capire che in realtà, nonostante i miei dubbi, LE appartenevo ancora. E LE apparteneva anche il mio cazxo, nuovamente durissimo.
Mi riscrisse dopo un po’, ovviamente ponendo l’accento sulla foto. Le spiegai tutto, parlammo molto, e di nuovo quella splendida sensazione di parlare con una persona non solo intelligente, ma che ti capisca benissimo. Mi disse che, per quanto amassi mia moglie, non potevo scappare all’infinito da chi ero, da me stesso. Dovevo trovare il modo di far convivere le due cose, senza comunque mai fidarmi al 100 percento di nessuno. Se un giorno avessi cambiato idea, nessuno mi avrebbe mai sbarrato la strada. Era una reazione completamente diversa da quelle che spesso mi erano capitate in passato. Era una reazione adulta, matura. Seria.
Mentre scrivo, sono passati due giorni, e posso dire di aver, per ora, fugato gran parte dei miei dubbi.
Lei è tornata ad essere il mio primo pensiero la mattina. Sia nella mia testa che nel mio conto.
Ma non voglio ancora fare nessun progetto e voglio vivere questa storia , impegnandomi, ma giorno per giorno. Domani si vedrà. E credo sia anche ciò che voglia Lei.
Per adesso, L’ho supplicata di acquistare un suo paio di calzini usati, e Lei stamattina mi ha stupito con un suo video mentre li indossava in palestra. Da allora, con il cazxo duro, La sto supplicando di poterLa servire, stasera.
“Ci penserò su”, la sua risposta da meravigliosa stronza.
A Lei piace così, che io viva sempre sulle spine. E io adoro vivere così per Lei, con questa meravigliosa e imprevedibile eccitazione che solo Lei sa darmi. "
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👑 Senza neanche farlo apposta ci si è messo anche Telegram e la sua diabolica lentezza... A quanto pare il mio segaiolo dovrà aspettare ancora hahahaha
Ed io mi diverto a prolungare la sua 'sofferenza'. 👑
👑 Sono proprio curiosa di vedere come proseguirà il nostro percorso. Mi sto godendo ogni attimo in cui gli fotto cervello, conti, anima. Ripetutamente, più e più volte. 👑
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