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"Per me si va nella città Dolente, per me si va nell'Eterno dolore, per me si va fra la Perduta gente.."

sabato 7 aprile 2012

...sessione quasi invernale...


Mi stavo preparando per uscire con le mie amiche quando, squillò il telefono...anonimo....mah, chi sarà mai?"Pronto?"...Dopo qualche secondo sento la voce del mio slave 35enne, salutarmi come sempre, in maniera educatissima...mi stava chiedendo la possibilità di avere una sessione con me, quel pomeriggio...pensai qualche minuto prima di rispondergli."Va bene, ma prima mi dovrai accompagnare dalle mie amiche, ho una cosa da fare, poi vieni con me in montagna, che ho voglia di giocare con la neve!"Uscii di casa, scordandomi il pensierino per la mia amica quindi, non appena lo vidi aspettarmi alla piazza, gli dissi di andare a comprare un mazzo di fiori misti, per farmi perdonare. Il fioraio era nei pressi della piazza, quindi decisi di aspettarlo sulla panchina.10 minuti; forse era anche troppo, per farsi confezionare 1 mazzo di fiori...Partimmo, ed arrivati alla meta, gli feci segno di rimanere in macchina, ed aspettarmi sotto al portone del palazzo. Dopo circa tre quarti d'ora, scesi e lo trovai li, immobile, dove lo avevo lasciato....avrei potuto adottarlo come cane personale...hahahaahaha... La montagna, non era molto distante da dove aveva parcheggiato per aspettarmi..all'incirca una ventina di minuti di macchina, ma con il ghiaccio sulla strada era un po più difficoltoso salire in cima, quindi decisi di rimanere nel Pianolo di San Marco. C'era poca gente, quindi gli dissi di andare in un posto più isolato, per poter "giocare" con lui. Al mattino aveva nevicato, ed il prato aveva quel colore bianco, rilassante, che solo la neve può dare.."Bene, inizia a spogliarti, ti voglio semi nudo,non voglio proprio farti morire di freddo!"(c'è da dire che a quel tempo ero abbastanza "buona")Utilizzai il suo cappotto come coperta, per mettermi a sedere quindi, mi feci togliere le scarpe , lasciando i calzini, in modo che potesse annusarli per bene. Non erano molto sudati, ma fu comunque bello vederlo annusare con tanto "amore" i miei piedini. Iniziò a supplicarmi di fargli leccare i piedi,non appena gli ordinai di massaggiarmeli, per non farli diventare freddi. La mia risposta fu solo una: NO. Non avevo intenzione di sentire freddo ai piedi, per farlo felice, anzi...gli dissi di mettersi davanti a me, per punire questo suo desiderio. La prima cosa che mi venne in mente, fu quella di prendere della neve rimasta sul prato, e tirargliela addosso..avendo solo la canottiera ed i boxer, iniziò a schivare i miei colpi...la cosa mi fece al quanto infuriare. Non solo osava esprimere i suoi desideri in mia presenza, ma anche scappare alle punizioni...quindi, ogni volta che si spostava, riceveva da me uno schiaffo in faccia. Trovai anche il modo per fargli sentire caldo, oltre che freddo. Mi ero già stufata di lui, e gli dissi di rivestirsi, ed andare al bar vicino, a prendermi una cioccolata calda. Andò subito, e tornò con una bella cioccolata calda calda, con tanta panna..proprio come piaceva a me. Trovai anche modo di premiarlo per questa sua corsa, sputandogli della cioccolata in bocca, e facendogli leccare quel che era rimasto, dalla suola delle mie scarpe. Mi riportò a casa, e ringraziò anche lui, del tempo trascorso insieme a me, e delle umiliazioni subite.

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