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"Per me si va nella città Dolente, per me si va nell'Eterno dolore, per me si va fra la Perduta gente.."

giovedì 25 marzo 2021

Slow Drain

Lo conosco da qualche giorno, ma vedo già che è uno sfigato a cui viene il durello nell'omaggiare... O per meglio dire, nel venir FOTTUTO lentamente, sapendo che i suoi soldi e quelli di sua moglie finiscono nelle mie tasche. 
Pochi soldini alla volta, che volano dai suoi conti per entrare nei miei... Partiamo con l'iscrizione ad Onlyfans, già lì il coglione si dimostra tale quando acquista più di un video in chat. Se lo dice anche da solo. 
Il suo sogno era servire LA Regina Rumena, ed ora che finalmente l'ho degnato delle mie attenzioni, dopo anni che seguiva i miei racconti qui sul blog, si vuole impegnare al massimo per non deludermi. 
Ha addirittura chiuso con la Miss che stava servendo per venire da me. Anni e anni di blog, anni e anni di sogni e desiderio di servirmi, ora si erano finalmente avverati. 
Mi dice che adora tutto di me:
"Piedi, mani, seno, collant, pipì, sputi, ascelle, gigante, (volendo 💩  leggero), intimo usato, assorbenti, intimo usato, 😍😍😍"
Quale miglior modo per farlo impazzire, che mandandogli più volte in Chat gli stessi contenuti invogliandolo ad omaggiare... 10+10+10+10+10+10+10+10 e così via, finché non gli rimane più nulla sulla carta.
Ma lui non vuole lasciarmi così, e mi dice che vuole continuare ad omaggiare, ha trovato una carta carburante ed inizia lentamente anche la spremuta di quella.
Non ho alcuna pietà e mentre chattiamo, a sorpresa arriva l'ordine 'paga coglione sfigato!!'. Non batte ciglio e poco per volta svuota la sua carta per riempire la mia. Finiscono i soldi, ma non si arrende al triste destino, mi chiede se può ricaricarmi il cel. Bene, gli do anche quello... Ma Iliad non è presente in tutti i siti, quindi ancora eccitato mi prega di accettare dei buoni amazon in cambio della ricarica cel. Potrei mai rifiutare una supplica simile?? 
Ovviamente no, quindi gli invio per la sesta volta in chat il video di 0.3 secondi delle mie fantastiche tettone che quasi esplodono dentro quel mini reggiseno leopardato, e gli ordino di farsi perdonare per la mancata ricarica.
Non devo nemmeno aspettare un minuto che arriva subito il codice, lo copio e lo incollo nel conto amazon...
Che dire, ha saputo farsi perdonare per il disguido con Iliad. 💸😎
E pensare che era tornato su onlyfans solo per acquistare il video da 10$ inviato in chat. Povero sfigato, non ha capito in che trappola sarebbe caduto da lì a poco. Video da 10$, raccolta fondi sotto un altro video in home omaggiato di 35$, poi vari omaggi paypal da 10€ di cui ho perso anche il conto... Le mail di notifica erano talmente tante che ho dovuto silenziarle.
Finiti i soldini sulle carte, siam passati ad amazon con ottimi risultati.
La spremuta lenta è andata avanti fino all'una e mezza circa, quando ha finito tutti i soldi. L'ho congedato come un calzino usato e buttato via. Gli sfigati servono a questo, no?? Usare, abusare e buttare via. 
Domani deve installare verse, così lo spolpo proprio per benino... 💸💸💸

domenica 14 marzo 2021

Rincontri piacevoli

R. è uno di quei feticisti strafissati con la puzza dei piedi. Lo conosco da un po', abbiamo fatto qualche sessione e siamo persino andati ad una festa bdsm insieme, quindi ormai mi fido di lui. Ecco perché decido di accettare il suo invito, quando salgo a Cremona per un colloquio di lavoro. Mi dice che deve impostare la sveglia per le 11 perché poche ore prima aveva staccato dal turno di notte. Talmente tanta è la voglia di rivedermi (più i miei piedi, vista la sua fissa) che dorme un paio di ore ed è già pronto ad accogliermi in casa sua. Abita finalmente solo e può fare quel che gli pare, persino invitare la sua amica 'piedosa'. Non ho ancora mangiato, quindi gli ordino di prepararmi qualcosa. Si mette all'opera e mi stupisce con una pasta al sugo davvero buona. Io son soddisfatta, ma lui freme dentro, vedo come mi mangia con gli occhi! 
Non vede l'ora di adorarmi i piedi. Per l'occasione ho messo su le mie scarpe da ginnastica strausate quindi belle odorose. Come non accontentare quel faccino così paraculo?
Mi dice di andare a sdraiarmi sul letto, che sicuramente sarei stata più comoda... Furbacchione!! 😂😏 Tengo ancora su le scarpe, e lui si sdraia subito ai miei piedi, implorando di poterle togliere. Lo faccio penare un po', la cosa mi diverte da morire, gli muovo i piedi sotto al naso e gli chiedo ironicamente se riesce a sentire l'odore già così. Fa un po' fatica, ma dice di riuscire a percepire un odore fantastico... È già in estasi mistica, sempre più euforico mi chiede di potermi togliere le scarpe, per annusare a pieni polmoni quelle meraviglie numero 41 a pianta larga. Dopo qualche altro minuto di tortura infinita, gli concedo finalmente l'onore di poterli togliere. Non se lo fa ripetere due volte ed esegue, meglio di un cagnolino ammaestrato. 
Guardo la scena divertita, gustandomi ogni momento. Toglie la prima scarpa e sembra imbambolato, completamente risucchiato da quell'odore inebriante...toglie anche la seconda e mi sembra di rivivere un dejavú, è sempre più imbambolato ed estasiato da quel profumo paradisiaco. Gli ordino di appoggiare subito il naso, in modo da riempire i polmoni del MIO ODORE. Detto fatto ✅ un nanosecondo ed è già col naso sulle piante dei piedi. Lo sento godere, inizia persino a fare dei versi di piacere, sembra un verme strisciante su quel materasso.
Non contenta prendo la scarpa da terra e gliela metto sotto il naso, premendola forte con il piede, quasi a ficcargli la faccia dentro. So che gli piace, adora sentire il mio potere su di lui, essere nelle mie mani... In questo caso sotto i miei piedi. Pian piano avvicino l'altro piede al suo inutile cazzetto... Comincio intanto ad appoggiarlo su (lui rimane vestito per tutta la durata) premendo sempre più forte, sento che da sotto la scarpa inizia ad ansimare, soffre ma è una dolce sofferenza per lui. Continuo a far pressione, finché non mi decido ed a sorpresa glielo schiaccio di prepotenza; R. d'istinto prova ad alzarsi, ma io lo tengo ancora giù, con la faccia all'interno della scarpa. Continuo quindi a dare botte, sempre più forti, lui prova a divincolarsi, ma non ce la fa, è troppo mingherlino e rincoglionito dall'odore  ed io sono troppo possente e stronza per dargli tregua. Per fargli passare un po' la sofferenza, gli ordino di togliermi i calzini ed iniziare a prendersi cura della pianta del piede; togliere quindi le pellicine morte, leccando poi strofinando con i denti per bene il tallone soprattutto e tra le dita. Esegue in maniera maestosa tutto, non si ferma un attimo, ma nemmeno io ho finito con lui, quindi gli dico di abbassare i pantaloni della tuta e di rimanere in mutande in modo da sentire meglio i colpi al suo minuscolo ed inutile pisello. 
Lui lecca e mi fa tornare i piedi morbidi, mentre io continuo a dar colpi veloci e crudeli contro il suo cazzetto in tiro... Ora più veloci, ora più lenti, ora lo schiaccio, ora lo colpisco... Riprendo il tutto con il cellulare, la scena mi diverte troppo. Qualche video lo carico su fb, mentre altri li tengo per me in galleria. 
Sul profilo iniziano a piovere like e commenti, molti anche di invidia nei suoi confronti e la cosa mi piace da morire. Perché stuzzicare solo lui, quando posso stuzzicare anche i miei seguaci? HAHAHAHAHAH
Sono multitasking, con un piede gli tappo la bocca, con l'altro gli massacro il cazzetto e con le mani seguo i commenti sul profilo e rispondo a mia volta. 

Tra qualche decina di minuti devo andare, a malincuore, perché mi sto proprio divertendo da morire... Quindi gli concedo di farsi una seghina e venire...
Ma:
- non può tirar fuori il cazzetto quindi deve farsela nelle mutande, 
- non può venire senza il mio consenso, 
Dulcis in fundo non deve godere appieno di questa cosa, quindi deve avvisarmi quando sta per venire, che ho in mente io come fargliela penare... 
Mette la mano nelle mutande ed inizia a segarsi velocemente, ma non mi basta, deve andare ancora più veloce!!! 
"E MUOVI QUELLA MANO, CHE TRA QUALCHE MINUTO ME NE VADO E TI LASCIO QUI COSÌ" 
I 'no la prego' abbondano, ma nel giro di qualche decina di secondi gli sento dire la magica frase 'ecco, STO PER VENIRE'...
Non finisce nemmeno la frase, sento la voce diventare strana quindi faccio scendere giù il piede di peso, e lo COLPISCO proprio sulle palline semipiene, mentre sta venendo. 
Le mutande gli si sporcano di sperma viscido e biancastro, lui è dolorante ed accartocciato su se stesso... 
Con un colpo simile, penso proprio sia rimasto senza fiato. E invece no, ha ancora fiato per dirmi 'la ringrazio, è stato stupendo'. 
Scoppio in una risata fragorosa, penso mi abbiano sentito anche i vicini, ma davvero non me lo aspettavo. R. è sempre pieno di sorprese e non vedo l'ora di rivederlo e passare altri tempo insieme. Il tempo è passato davvero troppo in fretta, si vede che mi son divertita da morire. L'esperienza è sicuramente da rifare ancora e ancora e ancora, finché non rimarrà senza palline. HAHAHAHAHAHAHAHAHA

Auto Sega

Era già da un po' che mi scriveva, senza ricevere alcuna risposta da me, se non un 👍
Questi giorni mi è tornata la voglia di avere sotto i piedi qualcuno da umiliare, maltrattare, inebriare con l'odore dei miei 41 a pianta larga. Ho anche ripreso a rispondere ai messaggi e  lui, vedendo i nuovi post, le nuove foto mi ha riscritto, con la speranza di venir preso in considerazione da me. Non è schiavo, ma un "semplice" feticista, molto amante degli odori forti e dei calzini. Avevo già in mente di mettere le mie scarpe da ginnastica belle consumate, in modo da far prendere un buon odore ai piedi. Abbiamo chiacchierato per qualche giorno in maniera molto soft, parlando del più e del meno, mi ha persino mandato foto e video della sua vita di tutti i giorni. Cosa che ho davvero apprezzato. Qualche giorno prima vado a Cremona per un colloquio, e ne approfitto per vedere una vecchia conoscenza 'piedosa' e passare qualche ora in sua compagnia, ma questo lo racconterò un'altra volta. Posto video e foto del mio divertimento, e lui tutto eccitato mi scrive che vorrebbe avere lo stesso trattamento, poi è proprio di Cremona.
Hummm, non lo conosco, va bene che mi ha scritto con il profilo reale e tutto, ma non mi fido ancora a tal punto da andare a casa sua e fare una sessione. Gli dico che per adesso non ho una location, ma insiste per vedermi, dice di accontentarsi anche di stare in macchina ed annusarmi i piedi. La cosa mi fa sorridere ed accetto la proposta...
Era un po' che non facevo sessioni all'aperto. Prima ci accordiamo per le 14 come orario, poi però dice di volermi conoscere meglio, e mi chiede di pranzare insieme. Visto che l'unico asporto disponibile era il kebab, optiamo per quello. 
Arriva il giorno, gli do appuntamento nel parcheggio del Lidl ed andiamo a prendere questi kebab da mangiare su una panchina al parco. Mentre mangiamo parliamo del più e del meno, noto che è un po' su di giri... Chissà come mai ahahahah
Finito il pranzo ci rimettiamo in macchina ed andiamo alla ricerca di un posto tranquillo dove mettere in atto questa sua fantasia. Troviamo un parcheggio che inizialmente sembra vuoto, poi però notiamo che inizia a riempirsi di macchina, è tutto un viavai, ma rimaniamo comunque lì. Mi giro sul sedile e metto le mie gambe sulle sue, iniziando a stuzzicarlo un po'. Ho ancora su le scarpe, gli dico di sfilarmele ed iniziare a massaggiarmi i piedi, avvolti da un paio di calzini grigi corti. Dice di sentire il calore dei piedi con le mani, sono sudati e puzzano (ops che dispiacere) e la cosa lo eccita da morire, al punto da slacciarsi i jeans ed iniziare a toccarsi le mutande. È in quel momento che accanto a noi parcheggia un suv, dal quale scende una signora anziana, che va verso gli appartamenti. Noto che in macchina è rimasto il guidatore, troppo preso dal cellulare per guardare cosa succede nella vettura accanto alla sua. Meglio così, A. tira fuori il cazzo ed inizia a menarselo su e giù, con un piede appoggiato sulle palle ed uno in faccia. L'eccitazione è talmente tanta che lo vedo persino leccare i calzini, non ha il permesso di sfilarli e baciare direttamente i piedi. Questa cosa mi fa venire da ridere, è una scena divertente ed al tempo stesso eccitante... Resa ancor più eccitante dal fatto che accanto alla nostra auto c'è una persona che può girar la testa in qualunque momento e vedere la scena. Strano però che con il finestrino abbassato e le mie risatine compiaciute miste ai comandi del su&giù non si sia voltato un secondo... Questa tecnologia non prende solo i giovani, ma anche i vecchi a quanto pare. Beh, buon per noi, ci godiamo il momento senza alcun reale pericolo. La vecchietta però poteva sempre fare ritorno e bisognava sbrigarsi. Quindi piede sulla faccia, piede sul cazzo in erezione ed in una manciata di minuti ordino ad A. di sborrarsi sulla mano. Esplode così in una sborrata copiosa, ha mano e cazzo tutto imbrattato di bianco, non posso non ridere. Nemmeno dopo questa risata il tipo s'è voltato; inizio a pensare sia anche sordo. Tolgo un paio di fazzoletti dalla borsa, li do ad A. e gli dico di andare a fare un giro al centro commerciale per prendere un caffè e fare altre due chiacchiere. La sessione è passata in fretta ed io mi sono proprio divertita. Quel senso di paura mista all'eccitazione di essere visti da un momento all'altro, dalle persone che passavano in macchina o dal tipo del suv, beh è stato davvero il top della giornata. Non sarà un'esperienza che dimenticherò facilmente. Sicuramente da rifare. 

lunedì 8 marzo 2021

Rossanna Imperatrix Animarum

Ricordo che era l’estate di qualche anno fa e ricordo che era uno di quei momenti ricorrenti in cui – senza obbedire ad una Musa fissa – mi trovavo destabilizzato da una pluralità di dominanti infatuazioni: Imperatrix Animas era, in quel momento, la più importante ma, soprattutto, era la più misteriosa.

Ho sempre disprezzato l’egoismo della mia natura sottomessa, così facilmente portato a degradare le Donne ad icone, sicché non era tanto la suggestione del nome latino (e quell’incoerente accusativo al posto del genitivo) che mi aveva spinto al contatto, né immaginavo ebbrezza nelle sue origini rumene e nelle caratteristiche di avida crudeltà che (con spocchia un po’ razzista) siamo soliti attribuire agli europei dell’Est. Nemmeno, infine, era stata la, pur innegabile, bellezza delle sue immagini a far sì che io – generalmente attratto da corpi più tozzi - la cercassi: almeno non l’elegante aspetto della persona, anche se i dettagli di Rossanna, occhi, mani e piedi di incantatrice, certo avevano gettato la loro malia.

La verità è che la mia tendenza alla sottomissione, prevalentemente ‘mentale’, è sempre stata innescata dalle caratteristiche di personalità più che da quelle fisiche e la straordinaria consapevolezza di Imperatrix Animas, il suo poco empatico gusto nell’esercitare il potere e nell’esercitarlo come lei voleva, senza ipocrite domande di “Cosa ti piace?”, mi aveva reso impellente e necessario conoscerla.

Non c’è mai solo il nostro ‘essere sub’ in questo: in realtà ci portiamo sempre dietro, anche nell’esercitare ogni infima pulsione, tutto ciò che siamo, sicché c’era – assieme all’impulso dello schiavo, quello del curioso. Ho sempre ‘studiato’ le Padrone: un po’ per interna sfida, un po’ per spirito di autotutela (“se la valuto, significa che riesco ancora ad esercitare il mio senso critico”), un po’ infine perché ho sempre immaginato che possedere un’indole dominante non sia poi molto più comodo che averne una sottomessa. Del resto – e questo non poteva che costituire un ulteriore stimolo – anche nella preventiva comunicazione verbale, ovvero in quei lunghi e ripetuti scambi di messaggi con cui sono solito previamente ‘valutare’ la mia interlocutrice, Rossanna si era dimostrata intelligente, ben ‘corazzata’ ed assolutamente diretta. La soluzione era una sola: dovevo trovarmi di fronte a quegli occhi e capire.

L’occasione per farlo era stato (oggi so che si chiama così, ma all’epoca mi parve solo un capriccio di Imperatrix) un ‘cash point meet’ nel luogo più improbabile al mondo dove un evento del genere possa accadere: un’osteria di paese nel mezzo della pigra campagna cremonese. Ero arrivato presto e avevo sbirciato, dall’esterno, la sala con il bancone di mescita d’acciaio e qualche spartano tavolino con gli anziani che giocavano a carte. In attesa dell’incontro (c’è sempre un po’ di emozione) avevo percorso a piedi la via principale (praticamente l’unica) del villaggio, senza abbandonare con l’occhio l’entrata dell’osteria.

Non passava quasi nessuno, non era stato quindi difficile allertarmi al rombo sordo di un T-Max, rigorosamente nero, nella cui passeggera immediatamente individuai – pur non avendone mai davvero vista la persona, colei per cui ero venuto. Lo scooter era ripartito e Rossanna era esattamente come nella chat: regalmente incurante e sicura.

Immaginai, prima di entrare un minuto dopo di lei (come mi aveva istruito per sms), lo sguardo degli avventori che si voltavano all’ingresso di quella ragazza con la chioma fulva, la gonna corta e le lunghe gambe fasciate in calzettoni a righe e immaginai anche che tutto questo aveva fatto effetto agli altri, non a lei. Non c’era nessuna provocazione: c’era solo Imperatrix e la sua autorevolezza.

Al mio ingresso l’avevo trovata seduta ad un tavolino, neanche troppo in disparte: non avevo dovuto presentarmi prima che, con un cenno, mi mandasse a prenderle l’ordinazione. Mi ero poi seduto cercando, come al solito, di mascherare l’imbarazzo con simulata ironia.

Di solito funziona: qualcuna serba, dentro sé, un po’ di ‘riguardo clientelare’ e in fondo apprezza l’uomo istruito che non si rende subito zerbino. Lei si era mostrata semplicemente autoritaria e poco avvezza alle ciance e questa credo sia la caratteristica che è rimasta più impressa a me, che sono naturalmente verboso (anche per autodifesa).

Non c’era niente nel suo abbigliamento semplice che suggerisse una dominatrice, ma dominava. Non c’era nessuna spiegazione del perché lo facesse: c’era solo quello sguardo che glielo permetteva come naturale. Non c’erano discorsi e non c’erano insulti gratuiti: solo pochi comandi a bassa voce cui capivo non avrei potuto disobbedire. C’era forse un po’ di gioco e di esperimento in alcune piccole umiliazioni (farmi succhiare la caramella alla menta che si era estratta di bocca, farmi finire il suo bicchiere di odiosissima coca cola …) ma niente di teatrale: solo l’esercizio di una naturale superiorità. Avevo lasciato sul tavolo la somma che Rossanna mi aveva richiesto ed ero uscito: l’incontro non era durato più di una ventina di minuti ma ero comunque frastornato.

Avevo capito che non era di quelle cui interessa il numero e che il mio piccolo dono non mi avrebbe assicurato alcuna prerogativa in una sua eventuale scelta: di fatto Rossanna non mi chiamo più e non ebbi ulteriori occasioni di incontro, pur continuando a seguirla, più o meno saltuariamente a seconda delle rispettive vicende che non interessa qui ricordare.

Le persone seguono orbite diverse che a volte si riavvicinano e mi è capitato recentemente di trovare sul web una immagine di Imperatrix e ricordarmela: ricordarmi l’aspetto, il tono, il modo di esprimersi, la volontà e l’intelligenza. Ne ho scoperto anche l’ironia e – caratteristica non comune, ma già sospettata ai tempi del nostro incontro – la sottile capacità logica. 

Può essere che, se quel giorno avesse optato per un paio di sandali anziché indossare delle comunissime hogan non sarei oggi in grado di descriverla tanto accuratamente, ma non mi dispiace che l’abbia fatto (anzi credo l’abbia fatto proprio per quello): quelli come me sono facili a smarrire, adorando la rotondità di un tallone, la differenza fra una semplice seduttrice e una vera Regina.