Le belle giornate si vedono dal mattino, e questa si preavvisava una bella giornata... come sempre, sole, aria fresca, e tanta voglia di uscire in giro... Questa volta, decisi per una meta un po più vicina alla mia città.. Ascoli Piceno.. La città delle olive all'ascolana, delle 100 torri, e della Quintana.. Non ho mai avuto un grande interesse per le città d'arte, o comunque antiche...sono più una tipa da montagna, mare, pub, e locali fuori dal comune.. Quel pomeriggio mi ispirava Ascoli... Prendo il telefono, e chiamo il mio schiavo settimanale, dicendogli di presentarsi puntuale alla piazza del mio paese. Arrivò con 5 minuti di ritardo, causa semafori rossi. Non gliela feci passare liscia( odio i ritardi, e non tollero scuse), infatti si prese 2 schiaffoni in piena piazza, e mi dovette andare a comprare dei fiori per scusarsi...mmmmh non male, erano delle rose rosse...PASSIONE... Mi calmai, ed andammo verso la meta predefinita.. Una volta arrivati, gli ordinai di scendere ed aprirmi lo sportello( era ancora novello), e lo fece senza farmi aspettare. Durante la nostra "passeggiata" Io camminavo davanti, come la Regina quale sono, e lui, da bravo cagnolino, mi seguiva a 2 passi di distanza, a testa bassa. Non aveva l'ordine di guardarmi negli occhi, e nemmeno il mio corpo, mentre ero girata di spalle. Era abbastanza imbranato, ma vedevo che si stava dando da fare per non prendere altri schiaffi; gli bastavano quelli ricevuti poco prima. Camminando, entrammo in un negozio di scarpe...ce ne erano alcune veramente belle esposte in vetrina, quindi gli dissi di cercarmi il numero 40/ 41, colore nero( si abbina con qualsiasi colore). Mi sedetti, ed aspettai che arrivasse, con la scatola delle scarpe, e la mia borsa sulla spalla: non potevo mica tenerla io! Gli ordinai di togliermi i sandali, e farmi provare quelle scarpe. In quanto a scarpe, non se ne intendeva molto..Dio mio che imbranato!! hahahahaahahhah ricordo ancora gli sguardi divertiti delle commesse, e le loro risatine.. povero piccolo, si sarà sentito sotterrare...hahahaahahaha che divertimento! Alla fine riuscì a farmele provare...mmmmh non mi stavano poi tanto male, anzi, erano perfette!
" OK! Queste vanno benissimo! Prendi la scatola, e seguimi al bancone, che devi pagare!"
Sempre a testa bassa, mi seguì senza fiatare, ed appena arrivò davanti le commesse, fecero un sorrisetto, e gli dissero il prezzo... 35eurini..non male, come inizio. Quando lo schiavo diventa mio, si dedica anima, corpo, mente e portafogli a me. Viziare la propria Padrona, penso sia il desiderio comune di moltissimi schiavi.
Arrivammo alla piazza principale della città..piena di turisti, con tanto di macchinette fotografiche, e mappe di Ascoli. Passai a salutare un mio amico, cameriere ed alla sua domanda : " E lui?" risposi un semplice :" Uno dei miei slave, non è molto abituato alle umiliazioni pubbliche, quindi vacci piano.. hahahaaahh"
Alex, guardò lo schiavo con il suo solito sorriso, e gli disse solo di non farmi arrabbiare, altrimenti diventavo una pantera.
"Ho già avuto modo di testare la sua pazienza, poco fa.."( riferito al suo ritardo)
Rimasi a parlare con Alex, del più e del meno, mentre lo slave, aspettava fuori dal bar, come un cagnolino che ha il divieto di entrare. Dopo circa una ventina di minuti, mi venne voglia di un buon gelato alla nocciola, quindi salutai il mio amico, ed andai con lo slave alla migliore gelateria della zona. Presi i miei soliti gusti, bacio, nocciola e yogurt, rigorosamente bianco. Lui non aveva il permesso di mangiarlo dalla coppetta, quindi gliela feci prendere, e lo portai in un posto isolato, dove non passavano le persone. Buttai il suo gelato per terra, e lo schiacciai con i miei sandali, fino a spappolarlo per bene. " Ecco il tuo gelato, stupido, adesso lecca, e vedi di pulire per bene la suola!!"
Ridendo di gusto, lo guardai abbassarsi, fino ad arrivare con la faccia per terra. Mentre lui puliva le mie suole, io mi guastavo il mio gelato, dando ogni tanto un'occhiata al suo "lavoro". Una volta finito, aveva tutta la bocca piena di terra, pietruzze, e gelato. Era impossibile non ridere, a quella vista. Per pulirsi, gli concessi un po della mia preziosa saliva. Erano cose che non aveva mai provato fino ad allora, e la cosa mi fece piacere...ADORO essere la prima in tutto!... Il pomeriggio stava giungendo al termine, quindi gli dissi di andare a prendere la macchina, e passare a prendermi in quel posto.
Scattò, ed in poco meno di 10 minuti era li, ancora tremante per le emozioni provate.
Passai una giornata divertente, rilassante, ed ebbi modo di insegnare ad un altro slave, il modo di comportarsi in mia presenza, ed i miei modi di fare. Tornati alla piazza, prese le rose, le scarpe, e la borsa, e le poggiò nella mia macchina, augurandomi una buona serata...ed in effetti, fu una stupenda serata...ma questo non vi riguarda!hahahaahhaha
...........altra sessione finita..............
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